Oggi non è la mia giornata.
Non perché io non sia una donna. Lo sono.
Sono una donna che con gli uomini va d’accordo. Sono una donna che crede nella propria autonomia di pensiero e di azione. Sono una donna che non si sente vittima di un uomo o inferiore ad un uomo. Nonostante tutto.
Subisco violenza, si anche io la subisco, da tutte quelle donne e quegli uomini che vogliono mettermi a tacere quando dico che le vere emergenze sono altrove. Quando rivendico il mio pensiero e il mio ruolo. Quando non mi asservisco al loro pensiero unico.
Per questo oggi non è la mia giornata.
Il mio pensiero va oggi a tutte quelle donne che nella vita sono ritenute oggetto e come tali vengono usate.
Soprattutto da chi sulle loro vite ci fa business.
I peggiori violenti nei confronti delle donne sono costoro.
La violenza è contro le PERSONE e fintanto che questo messaggio resterà relegato all’istituzione di giornate internazionali che servono a fare iniziative (contribuite), ma che poco fanno realmente a chi davvero soffre, non si potrà davvero dire di voler risolvere il problema.
Quando mi esprimo in questi termini c’è sempre qualcuno che replica che però non dobbiamo dimenticare che le donne subiscono violenza. E chi se lo dimentica? Io me lo ricordo tutti i giorni. Loro possono dire altrettanto?
Oggi è il 25 Novembre: giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne questo il manifesto di quest’anno