Scrivevo di associazioni molti anni fa, infatti era il 4 ottobre 2011 quando scrissi questo post…
… Il mondo delle Associazioni in difesa dei diritti dei minori nelle cause di separazione e divorzio, un mondo di persone che condividono lo stesso aberrante e drammatico problema, un mondo ricco di risorse interne che se unite darebbero origine ad una grande forza in grado di volgere al cambiamento.
Leggendo qua e la’ nei vari blog, profili e post di Facebook m’imbatto sempre in parole come “unire”, “unificare”, “aggregare” e altri sinonimi. Tutti mirabili intenti che purtroppo restano tali e che non hanno seguito nell’applicazione pratica dell’ideale.
Infatti navigando nel web le Associazioni che affrontano queste tematiche sono talmente numerose che ci si perde, dando anche una rapida lettura degli Statuti che reggono queste organizzazioni ci si rende conto che i concetti si ripetono e rindondano come una eco, nonostante questo e nonostante qualche tentativo d’unione in un unico movimento che vedono aderire questa e quella Associazione, il movimento resta ugualmente frammentato disperdendo cosi’ le energie necessarie al cambiamento.
Eppure sarebbe tanto semplice, decentrarsi da se stessi – mettere da parte le differenze – guardare verso le ugualianze, ma a volte le cose semplici sono le piu’ difficili da mettere in pratica.
… Sono passati anni da quando ho scritto questo post, nel corso del tempo ho pensato che forse erano maturati i tempi e saremmo riusciti a concretizzare l’unione. Falsa speranza…
Oggi, vedo ancora troppa divisione, troppo individualismo, troppo personalismo.
Il mondo delle associazioni riesce ad unificarsi solo quando di mezzo c’è un grosso interesse, ne sono dimostrazione la cooperazione per il “salvataggio” dei migranti in mare e la lotta alla violenza sulle donne.