Dalle pagine del mio sito rendo pubblica una storia di cui conosco gli accadimenti. La voglio raccontare perchè parla di storie di aggressioni verbali, mobbing e violenza fisica nel mondo del lavoro, un argomento sommerso che chiede di essere portato alla luce.
Ricevo e condivido.
E’ possibile essere cristiani e aggredire fisicamente una donna? Sembrerebbe di si.
Potrebbe essere che oggi un aggressore (atto commesso in un ufficio del Comune di Milano difronte a testimoni) partecipi alla Via Crucis, senza il minimo pentimento visto che oltre all’aggressione fisica ha perpetrato con la distruzione della figura professionale di una persona, di una donna.
Sembrerebbe anche che non sia nuovo a questo atteggiamento. Giunge voce di ripetuti spostamenti nel corso degli ultimi anni dovuti ad “atteggiamenti poco collaborativi” del soggetto che si chiama estraneo a simili atteggiamenti.
Eppure se ne ha conferma sulla pelle e sull’anima con ripercussioni sulla salute.
Ma l’Amministrazione Pubblica interessata cosa fa? Cosa fanno i funzionari deputati all’organizzazione dei servizi? Nulla.
O meglio…, ma forse è preferibile sorvolare perchè le risposte ricevute aggiungono violenza ad altra violenza, quand’anche psicologica…
Cosa fa la dirigenza deputata dal DLgs 81/08 al benessere psico-fisico dei dipendenti? Nulla.
Quali risposte vengono date ai dipendenti che inoltrano “richiesta di aiuto”? Nessuna.
Con buone probabilità tutti costoro oggi parteciperanno ad una Via Crucis e si laveranno l’anima dal loro peccato e dalle loro omissioni